
Il PoE lo conosci per davvero ?
l PoE lo conosci per davvero ?
La maggior parte di voi sicuramente sa che cosa sia il PoE. Probabilmente molti hanno avuto occasione di utilizzare questa tecnologia e di installarla. Quanti però ne conoscono appieno le caratteristiche e tutte le opportunità che permette?
Per chi ancora non ha un’ottima dimestichezza con il PoE o per chi desidera approfondire l’argomento desideriamo darvi, senza supponenza ed arroganza, una panoramica di cosa sia il PoE sia delle versioni più semplici che di quelle più avanzate. Vi mostreremo che non esiste una sola modalità di PoE, vi illustreremo le differenze tra loro ed i benefici che le versioni più avanzate possono apportare al vostro lavoro.
Innanzi tutto l’acronimo PoE sta a significare Power Over Ethernet, cioè tradotto in Italiano tensione (elettrica, quindi potenza) attraverso il cavo ethernet o cavo lan.
Il PoE ci permette di poter alimentare remotamente delle periferiche che si collegano alla rete lan utilizzando il cavo di UTP. Perché dovremmo fare ciò ? Quali periferiche possono necessitare di questa tecnologia ? La ragione è molto semplice: il desiderio o l’impossibilità di alimentare in locale una periferica. Questo, come detto, può essere una scelta progettuale o una necessità. Pensate ad esempio ad una telecamera IP che deve essere installata su un palo esterno. Un conto è arrivare alla telecamera con un cavo di rete, un altro è doverci arrivare con la rete lan e la tensione insieme. Potrete controbattere: “una volta che porto il cavo di rete posso portare anche la corrente”. Questo non è sempre vero, potrebbero esserci condizioni di sicurezza, di opportunità etc.. in cui non è possibile fare ciò. In secondo luogo, se anche fosse possibile farlo, potrebbe non essere conveniente; ad esempio considerate il costo di un doppio cablaggio, di doversi allacciare alla rete primaria etc… Questa cosa ovviamente non vale solo per la telecamera posta a 10 metri di altezza su un palo, ma anche per quella montata sul muro perimetrale di un capannone, all’interno di un magazzino in vari punti in cui la corrente non è disponibile etc… Ipotizzate che il problema non sia una telecamera ma dieci, venti o più. Da qui potete immaginare l’enorme vantaggio a non dover portare anche la tensione con un cablaggio ad hoc.
Potrebbe altresì essere una ragione di sicurezza. Restando sempre nel campo delle telecamere pensate a quanti sistemi di videosorveglianza avete visto installati in negozi, capannoni, in cui la telecamera ha li vicino l’alimentatore per alimentarla. E’ come dire al criminale “staccami” e smetterò di funzionare.
Remotizzare a monte l’alimentazione ci permette inoltre di poter assicurare una tensione costante alle nostre telecamere. Ad esempio aggiungendo un gruppo di continuità e ponendo tutto sotto di esso. In questo caso le nostre telecamere non saranno più soggette a sbalzi e soprattutto ad assenze di corrente.
Adottare una soluzione PoE potrebbe essere una scelta di praticità. Pensate ai centralini VOIP. I telefoni abbinati ai centralini si collegano alla rete lan. Utilizzare telefoni PoE significa evitare che ogni telefono sia alimentato singolarmente con poco pratici alimentatori singoli. Inoltre ci permetterebbe di garantire l’alimentazione alla nostra rete telefonica aziendale proteggendola da assenze di corrente. Poter quindi telefonare sempre ed in ogni condizione.
Sul PoE esiste spesso molta confusione e forse poca chiarezza anche da parte delle aziende che realizzano i prodotti. La maggior parte indica senza specifiche ulteriori il termine PoE, anche se ne esistono varie forme e versioni ognuna delle quali offre soluzioni e prestazioni abissalmente differenti dalle altre.
Il VERO PoE.
Come abbiamo detto precedentemente, con il PoE trasportiamo la tensione (corrente), quindi potenza, attraverso i cavi ethernet. Ma di quanta potenza abbiamo bisogno ? Avremo bisogno di tanta potenza quanta ne richiede il nostro dispositivo. Semplice quanto banale. Vediamo cosa avviene. Il dispositivo può appartenere a quattro tipi di classi; ad ogni tipo di classe corrisponde una quantità di potenza assorbita. Quando colleghiamo il nostro dispositivo PoE (ad esempio una telecamera) alla rete questo si “presenta” al dispositivo PoE che eroga la tensione, uno switch PoE o un injector ad esempio, per semplicità ipotizziamo uno switch . Al momento della presentazione la telecamera comunica allo switch la propria classe di appartenenza. Lo switch riconosce la classe ed eroga la potenza corretta per alimentare l’oggetto. In questo modo si garantisce che lo switch eroghi la potenza corretta alla telecamera e si evita che il dispositivo, se non PoE, venga bruciato. Il PoE vero è in grado di coprire tutte le quattro classi di potenza e di erogare fino ad massimo di 15,5W per canale. Il PoE vero, inoltre, è in grado di erogare la tensione, fino a 100mt di distanza, limite fisico del cavo UTP.
La modalità che abbiamo analizzato si chiama: FULL PoE Attivo.
Commenti
Lascia un commento